Chiudi Menu
  • HOME
  • NOVITÀ
    • ANTEPRIME
    • RECENSIONI
  • LIVE MUSIC
    • MUSICA ITALIANA
    • ROCK
    • POP
    • R&B
    • SOUL
    • BLUES
    • COUNTRY
    • FOLK
    • HEAVY METAL
    • JAZZ
    • INDIE
    • HIP HOP
    • NIGHT LIFE
    • CONTEST
  • BAND
    • ORIGINALI ITALIANE
    • ORIGINALI STRANIERE
  • INTERVISTE
  • EVENTI
  • CONTATTI
Facebook X (Twitter) Instagram YouTube Telegram
ULTIME NOTIZIE
  • Ed Sheeran torna con “Play”, un album che suona in technicolor
  • Il trucido, il jazz e la felicità: è sempre Italia – Germania
  • Porretta Soul Festival 2025, il rhythm and blues alla base delle relazioni istituzionali
  • Subiaco Rock & Blues Festival 2025, le Bambole di Pezza fanno esplodere il palco con un live travolgente
  • Subiaco Rock & Blues Festival 2025, la 35esima edizione si apre con la Notte delle Chitarre e la magia di Dolcenera
  • Subiaco Rock & Blues Festival 2025, la musica accende la Capitale italiana del Libro
  • Joe Lovano e Marcin Wasilewski Trio, eleganza e intensità alla Casa del Jazz
  • Enrico Rava e “The Fearless Five”, energia e talento alla Casa del Jazz di Roma
Facebook Instagram YouTube Telegram
Zeta Emme – Zona Musica
  • HOME
  • NOVITÀ
    • ANTEPRIME
    • RECENSIONI
  • LIVE MUSIC
    • MUSICA ITALIANA
    • ROCK
    • POP
    • R&B
    • SOUL
    • BLUES
    • COUNTRY
    • FOLK
    • HEAVY METAL
    • JAZZ
    • INDIE
    • HIP HOP
    • NIGHT LIFE
    • CONTEST
  • BAND
    • ORIGINALI ITALIANE
    • ORIGINALI STRANIERE
  • INTERVISTE
  • EVENTI
  • CONTATTI
Zeta Emme – Zona Musica
Home » Blog » “Hey Hey Rise Up” il nuovo inedito di Gilmour e Mason sotto il marchio Pink Floyd
Pink Floyd - Hey Hey Rise Up
ORIGINALI STRANIERE

“Hey Hey Rise Up” il nuovo inedito di Gilmour e Mason sotto il marchio Pink Floyd

Daniele CrescenziDi Daniele Crescenzi8 Aprile 2022Nessun commento

Pensavamo di non vederli più dopo “The Endless River”, soprattutto con il nome Pink Floyd, invece Nick Mason e David Gilmour, tornano insieme con un nuovo inedito. Insieme a loro, l’artista ucraino Andriy Khlyvnyuk, che presta la voce al brano. I proventi saranno interamente devoluti alle associazioni umanitarie impegnate nell’assistenza ai profughi della guerra

Uscito alla mezzanotte dell’8 aprile, “Hey Hey Rise Up”, rappresenta un evento che nessuno immaginava si avverasse, ovvero un nuovo brano inedito dei Pink Floyd. È vero, non sono più il gruppo leggendario che negli anni di attività ha riscritto le regole della musica rock: Richard Wright non c’è più, e Roger Waters ormai, resta lontano anni luce da ogni cosa che ricorda la sua esperienza nei Pink Floyd, dopo la sua non facile fuoriuscita dal gruppo nel 1983. Di fatto, la reunion in occasione del Live 8, fu non solo, l’ultima occasione per vederli tutti insieme, ma anche una brevissima tregua, in una relazione piuttosto burrascosa.

Comunque c’è ancora David Gilmour, che riesce a rendere qualcosa di unico e di sublime con la sua chitarra. E c’è soprattutto Nick Mason, l’unico a potersi vantare di aver fatto parte di tutte le formazioni dei Pink Floyd, dalla fondazione della band fino alle successive brevi reunion. I due, come Pink Floyd hanno collaborato l’ultima volta nel 2014 in occasione della produzione dell’album “The Endless River”, album realizzato in memoria del tastierista Richard Wright, scomparso sei anni prima, che doveva essere un po’ l’atto conclusivo della loro storia, una sorta di lascito spirituale ai posteri.

“Hey Hey Rise Up”, l’inedito a sorpresa pubblicato per raccogliere fondi da devolvere alle famiglie in fuga dalla guerra in Ucraina. Una guerra che ha scosso molto in mondo della musica, tanto che gli stessi Gilmour e Mason hanno tolto tutti i loro brani dai cataloghi delle piattaforme streaming in Russia, portandoli a scendere in campo in prima persona, chiamati ad una missione in sostegno di una buona causa.

Andriy Khlyvnyuk che presta la voce a questo brano (solo altre due volte in passato i Pink Floyd utilizzarono un vocalist esterno al gruppo per “The Great Gig in The Sky” con Claire Torry, in “The Dark Side of The Moon” e per “Have a Cigar” con Roy Harper nel successivo “Wish You Were Here”), è il leader della band ucraina Boombox, gruppo che Gilmour conobbe nel 2015 a Londra in occasione di un concerto a sostegno della liberazione dei membri del collettivo Belarus Free Theatre, imprigionati dal regime bielorusso.

Per problemi al visto di ingresso Khlyvnyuk non poté presenziare alla serata, mentre il resto della band dei Boombox che era riuscita a raggiungere Londra decise di fare da gruppo spalla a Gilmour. Quando Gilmour è venuto a conoscenza che Khlyvnyuk ha interrotto il proprio tour negli Stati Uniti per unirsi alla resistenza ucraina, vedendo poi un video su Instagram in cui lui cantava in una piazza vuota, nel silenzio irreale attorno, interrotto solamente da rumori di esplosioni in lontananza, ha deciso di contattarlo, per comunicargli la sua idea: usare la sua voce estrapolata da un suo video, mentre canta una canzone tradizionale a cappella davanti alla cattedrale di Santa Sofia di Kiev, unendola a un brano strumentale di sua realizzazione. Nel progetto ha coinvolto il suo amico di sempre Nick Mason e Guy Pratt, bassista che subentrò ai Pink Floyd dopo l’abbandono di Roger Waters, e il polistrumentista, produttore musicale e compositore di origini indiane Nitin Sawhney alle tastiere in sostituzione del compianto Richard Wright.

L’atmosfera iniziale del brano è agghiacciante, con l’introduzione di un coro polifonico dalle voci cupe e oscure, tipico delle tradizioni ucraine, continua dando spazio al ritmo da classica ballad rock con forte presenza di tastiere a fare da sfondo all’assolo di chitarra di Gilmour. Atmosfere che ricordano molto l’ultimo periodo dei Pink Floyd, quello appunto di “The Division Bell”, alle quali si unisce la voce fiera, orgogliosa di Andriy Khlyvnyuk, che acquisisce quasi il valore di una preghiera, per il suo popolo affranto, umiliato, in fuga per una salvezza lontano dalla propria terra martoriata da bombe, combattimenti e atrocità di ogni genere.

Chissà se questo brano andrà ad aggiungersi alla già lunga lista di capolavori della musica esplicitamente contro la guerra, che in passato molti altri artisti hanno pubblicato, da John Lennon a Bob Dylan. È un brano particolare, di non facile ascolto, che a suo modo rappresenta un evento, anche per chi ha conosciuto l’epopea leggendaria dei Pink Floyd. Resta l’impegno ad aiutare chi soffre e lo scopo di questo pezzo che ha portato di nuovo gli ultimi due Pink Floyd a collaborare insieme dopo tanto tempo, è quello di raccogliere più fondi possibili per aiutare le vittime di questa guerra tanto assurda e insensata, come assurde e insensate sono sempre state tutte le guerre, ma che purtroppo continuano, sempre per l’interesse di pochi, a flagellare e perseguitare la storia umana.

L’artwork della traccia è un dipinto del fiore nazionale dell’Ucraina, il girasole, creato dall’artista cubano Yosan Leon. La cover del singolo è un riferimento diretto alla donna che è stata vista dare semi di girasole ai soldati russi, dicendogli di portarli nelle loro tasche in modo che poi una volta deceduti, i girasoli sarebbero cresciuti.

 

Andriy Khlyvnyuk Apple Music Boombox David Gilmour Hey Hey Rise Up Nick Mason Pink Floyd Ucraina
Seguici su Google News Seguici su Flipboard Seguici su Telegram Seguici su Facebook Seguici su Instagram Seguici su Threads
Condividi. Facebook Twitter LinkedIn Tumblr Telegram WhatsApp Copia Link
Daniele Crescenzi
  • Sito web
  • Facebook

Ideatore e creatore del progetto Roma Suona Bene. Giornalista pubblicista iscritto dal 2005. Appassionato di Musica e Fotografia. Scrive su Roma Suona Bene, Zeta Emme - Zona Musica e Agenzia Eventi

Articoli correlati

Stefano Saletti - Banda Ikona - Mediterranima

Stefano Saletti e la Banda Ikona incantano l’Auditorium con “Mediterranima”: un viaggio musicale tra culture, memoria e speranza

12 Maggio 2025
Lady Gaga - Mayhem

Lady Gaga “Mayhem”, quando il pop si fa tempesta emotiva

19 Marzo 2025
Mardi Gras - Sandcastle

“Sandcastle”, la nuova sfida dei Mardi Gras tra musica e immagini

6 Dicembre 2024
Aggiungi un commento

Aggiungi un commentoAnnulla risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

SEGUICI SU:
  • Facebook
  • Instagram
  • Telegram
  • YouTube
Categorie
  • ALTERNATIVE (1)
  • ANTEPRIME (113)
  • BAND (2)
  • BLUES (12)
  • CONTEST (2)
  • COUNTRY (1)
  • EVENTI (242)
  • FOLK (7)
  • FUNK (1)
  • HEAVY METAL (13)
  • HIP HOP (1)
  • INDIE (15)
  • INTERVISTE (22)
  • JAZZ (26)
  • LIVE MUSIC (5)
  • MUSICA ITALIANA (81)
  • MUSICA STRANIERA (16)
  • NIGHT LIFE (80)
  • NOVITÀ (33)
  • ORIGINALI ITALIANE (11)
  • ORIGINALI STRANIERE (31)
  • POP (18)
  • PORRETTA SOUL FESTIVAL (32)
  • PROG (1)
  • PUNK (1)
  • R&B (1)
  • RAP (4)
  • RECENSIONI (93)
  • ROCK (31)
  • SOUL (5)
ARTICOLI POPOLARI
  • Catfish Blues, quattro decenni di passione celebrati a Torino
    Catfish Blues, quattro decenni di passione celebrati a Torino
  • I Matia Bazar festeggiano i "primi" 40 anni di carriera
    I Matia Bazar festeggiano i "primi" 40 anni di carriera
  • Fabrizio De André & PFM, il racconto di una magia tramutata in musica
    Fabrizio De André & PFM, il racconto di una magia tramutata in musica
  • Evanescence in Italia a luglio
    Evanescence in Italia a luglio
  • Porretta Soul Festival, le luci d'inverno della Soul City
    Porretta Soul Festival, le luci d'inverno della Soul City
  • Porretta Soul: grandi vecchi, nuove intuizioni, lunghe vibrazioni
    Porretta Soul: grandi vecchi, nuove intuizioni, lunghe vibrazioni
SEGUICI SU FACEBOOK
SEGUICI SU FACEBOOK
SEGUICI SU:
  • Facebook
  • Instagram
  • Telegram
  • YouTube
Web Partner © Zeta Emme - Zona Musica
Forma e contenuti del sito sono proprietà intellettuali riservate.
È vietata la riproduzione e l'uso delle immagini senza previo consenso
  • HOME
  • CHI SIAMO
  • PRIVACY POLICY
  • COOKIE POLICY
  • CONTATTI
  • SOSTIENICI
  • AREA RISERVATA

Digitare sopra e premere Enter per effettuare la ricerca. Premere Esc per annullare.