Avevamo deciso di non parlarne, ma alla fine abbiamo desistito, soprattutto per far chiarezza sulle innumerevoli false voci apparse su molte testate nazionali, che per “ignoranza” e scarsa conoscenza hanno fatto circolare sugli Eagles of Death Metal. La band a distanza di pochi giorni dal tragico evento ha rilasciato un breve comunicato sulla loro pagina Facebook
In questi giorni si è letto di tutto sugli Eagles of Death Metal, dai blog pseudo-religiosi che parlano di loro come “gruppo che inneggia a Satana”, e che eseguono “Musica che inneggia a morte orrore e sofferenza”, fino agli articoli di noti giornalisti ed editoriali italiani, che definivano il gruppo come “un gruppo di metallica”.
Niente a che vedere quindi né con le “Aquile del Metallo Mortale”, come apparso sul blog di Giorgio dell’Arti negli spazi della Gazzetta dello Sport, né con l'”Aquila della Morte”, inventata da Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera, né tantomeno con lo “spettacolo di heavy metal” scritto dalla penna di Giuliano Ferrara su Il Foglio del 16 novembre.
Insomma, cari giornalisti e pseudo-blogger, illuminateci pure sulla geopolitica mondiale e sulla religione, ma quando vi avventurate nel mondo della musica, verificate le fonti o quantomeno consultate Wikipedia.
Quindi, non lasciatevi ingannare dal nome, gli Eagles of Death Metal non sono assolutamente una band death metal, la versione più “cattiva” e nichilista dell’heavy metal, ma un gruppo rock, con accenti blues e alternative, che ama il divertimento e i doppi sensi nei suoi testi.
Quello che è successo a Parigi e al Bataclan è ben noto a tutti e a pochi giorni dai fatti tragici avvenuti all’interno del teatro parigino gli Eagles of Death Metal, la band che si stava esibendo nella sala, hanno rilasciato la prima dichiarazione sulla loro pagina Facebook.
Che tradotto in italiano, recita questo messaggio:
Mentre i membri della band sono a casa al sicuro, noi siamo ancora sconvolti e stiamo ancora cercando di fare i conti con quello che è successo in Francia. I nostri pensieri e i nostri cuori sono prima di tutto con il nostro fratello Nick Alexander, con i nostri compagni della casa discografica Thomas Ayad, Marie Mosser, e Manu Perez, e con tutti gli amici e fan che hanno perso la vita a Parigi, e con i loro amici, parenti e cari.
Partecipiamo al dolore per le vittime, i fan, le famiglie, i cittadini di Parigi e per tutte le persone toccate dal terrorismo, ma nonostante questo siamo orgogliosi di essere uniti, insieme alla nostra nuova famiglia, nel portare amore e compassione.
Vorremmo ringraziare la polizia francese, l’FBI, i dipartimenti di stato francese e americano e tutti i presenti nella tragedia insieme a noi che si sono aiutati l’uno con l’altro al meglio delle loro possibilità durante questa inimmaginabile disgrazia, provando ancora una volta che l’amore cancella il male.
Tutti i concerti degli Eagles of Death Metal sono sospesi fino a prossima comunicazione.
Vive la musique, vive la liberté, vive la France, e vive EODM.
Gli Eagles of Death Metal sarebbero dovuti arrivare in Italia a dicembre per tre date, 3 dicembre a Roncade (TV), 4 dicembre a Ciampino (RM) e il 5 dicembre a Torino. Tour che come annunciato è stato annullato in toto, così come fatto dai Foo Fighters e dagli U2 che hanno annullato la loro esibizione a Parigi, così come i Coldplay che hanno annullato la loro esibizione a Los Angeles.
Nel frattempo, un gruppo di fan degli Eagles of Death Metal (EODM) ha fatto partire una campagna di promozione per mandare la cover di “Save a Prayer” dei Duran Duran, con l’approvazione dei Duran Duran, alla numero uno in UK, come messaggio di pace dopo gli attentati di Parigi.
A questa notizia se ne aggiunge un’altra: i diretti interessati dal flusso delle royalties che deriverebbe da una simile operazione – ossia proprio i Duran Duran, in quanto autori del brano originale – hanno comunicato ufficialmente via Twitter, tramite il loro leader Simon Le Bon, che il denaro ricavato dai proventi del brano sarà devoluto in beneficenza.
Insomma… “Viva la musica, viva la libertà, viva la Francia e viva gli EODM”.