Con una grande festa nella sua città, Antonello Venditti torna ad esibirsi allo Stadio Olimpico di Roma dopo ben quindici anni. Un concerto-evento quello di sabato 5 settembre, tre ore di emozioni, ricordi e grandi successi, un Venditti scatenato sul palco, che fa un duetto inedito con Biagio Antonacci e alla fine chiama tutti i suoi amici venuti li, tra i quali Carlo Verdone alla batteria a chiudere il concerto con “Grazie Roma” tra un pubblico in delirio
Emozioni che si sommano ad emozioni. Un concerto che si potrebbe definire una festa tra amici, la celebrazione della carriera musicale straordinaria di Antonello Venditti, uno dei più grandi cantautori italiani contemporanei, che sicuramente una serata così se la meritava davvero.
Ci è voluto tempo, quindici anni, più o meno. Questo è il tempo che è passato dall’ultimo concerto di Antonello Venditti allo stadio Olimpico. All’inzio dello show, apertosi sulle note del brano “Raggio di Luna“, l’artista romano confessa che non è stato facile mettere in piedi la serata “abbiamo superato tante difficoltà, ma ce l’abbiamo fatta e ora siamo qui” – dice al pubblico. Un pubblico speciale, quello di Roma, quello della sua amata città, tanta gente, tante famiglie, tanti che sono cresciuti con le sue canzoni, che si sono amati, con le sue canzoni, che hanno gioito ed hanno sofferto, avendo come colonna sonora della loro esistenza i brani di Antonello. Tanti, quelli che, attendevano da tanto tempo questo evento.
Tra di loro qualcuno di veramente speciale, come Renato Zero, arrivato per applaudire il suo amico e collega. Nel parterre sottostante alla curva, il suo ingreso non è passato inosservato e poco prima dell’inizio del concerto, tra il pubblico si levava forte il grido “Renato, Renato”.
Si spengono dello stadio e si accendono quelle del palco. Antonello e la sua band entrano dal tunnel sotto la tribuna Monte Mario, alle spalle del palco, ed è subito un delirio di grida ed applausi.
Un concerto aperto dal brano “Raggio di Luna“, seguito dal brano omonimo che da il titolo al suo ultimo lavoro “Tortuga“.
Diversamente da quello che ci si poteva immaginare, la scaletta non segue il classico copione dei concerti, con brani degli ultimi tempi all’inizio, inframmezzati con qualche vecchio brano qua e la e tutti i più grandi successi verso la fine. Al contrario, Antonello dedica la maggior parte del concerto ai primi periodi concentrandosi principalmente sulla sua produzione durante gli anni settanta e ottanta.
Dopo “Tortuga“, infatti è la volta di “Giulio Cesare” da “Venditti e Segreti” del 1986, brano al quale cambia la frase del testo “era l’anno dei mondiali, quelli dell’86 e Paolo Rossi era un ragazzo come noi” in “era l’anno dei mondiali, quello del 2006 e Francesco Totti era un ragazzo come noi”, con conseguente urlo di gioia dei fan per la maggior parte tifosissimi della Roma come lui.
Quindi ancora dal repertorio degli anni ottanta arivano “Piero e Cinzia“, “Peppino” (dedicata al figlio Francesco, oggi noto attore cinematografico e di fiction) e “Stella“, tratti dagli album “Cuore” del 1984 e di nuovo da “Venditti e Segreti” dell’86.
Antonello si sofferma sul ricordo di chi non c’é più, prima di presentare il successivo brano “Non So Dirti Quando“. Cita Falcone e Borsellino, ma anche tanti amici colleghi scomparsi come Lucio Dalla e Pino Daniele, dicendo che “spesso chi ci ha lasciato è molto più presente adesso che non c’è più rispetto a prima”. Durante la canzone, sugli schermi posti dietro al palco scorrono le immagini di Dalla e Daniele, ma anche Fabrizio De André, Rino Gaetano, Ivan Graziani, Augusto Daolio dei Nomadi, Giancarlo Golzi dei Matia Bazar recentemente scomparso, e tanti altri.
Idealmente lega questa canzone alla successiva “Lilly“, eseguita solo voce e chitarra. Canzone che nonostante i tanti anni trascorsi da quando la scrisse per la prima volta nel 1975, dedicandola ad una sua amica e compagna d’università morta a causa della droga, per Antonello è sempre molto difficile cantarla dal vivo. Il silenzio quasi irreale di tutto lo stadio dice tutto sulla capacità di coinvolgimento emotivo che Venditti riesce a trasmettere ogni volta che la canta. Niente cori, nessuno scatta foto, tutti rimangono in rispettoso silenzio, lo stomaco si chiude, si stringe un nodo alla gola ed è difficile ogni volta trattenere le lacrime.
Arriva a questo punto il momento di presentare gli Strada Aperta, band di supporto di Antonello Venditti sin dagli inizi della carriera ai tempi del Folkstudio. Entra in scena anche il pianoforte ed il suo cappello di feltro bianco con stringa nera, ogni volta sempre li appoggiato sora lo strumento, pronto ad augurargli buona fortuna. È il momento dei successi degli anni settanta: “Sotto il Segno dei Pesci“, “Bomba Non Bomba“, “Sara” e “Modena“, e poi di nuovo degli anni ottanta con: “Notte Prima degli Esami“. Ovviamente a questo punto è d’obbligo che ogni cosa che faccia luce si alzi verso il cielo. I tempi cambiano, una volta sulle note di questa canzone, vi erano gli accendini alzati, ora si alzano smartphone e tablet per fare luce, ma siamo sempre la: lo stadio si illumina ogni volta che arriva il momento di “Notte Prima degli Esami“. Poi ancora “Ci Vorrebbe un Amico” (piano solo), “Tienimi Dentro Te“, e “Cosa Avevi In Mente“, tratto dall’ultimo album “Tortuga“.
Sulle note di “Dalla Pelle al Cuore” entra il primo superospite del concerto-festa di Venditti, Mattia Briga, successivamente si torna ancora indietro nel tempo con “Il Compleanno di Cristina” e “Questa Insostenibile Leggerezza dell’Essere“.
Il concerto scorre veloce, i brani sono tantissimi, Antonello pare non abbia voglia di smettere mai. Verso la fine del concerto quando oramai si avvicina la mezzanotte, Antonello Venditti, presenta il secondo superospite nel suo live, Biagio Antonacci, accolto calorosamente dal pubblico. “Per me stasera è la realizzazione di un sogno essere qui a cantare con Antonello, io sono nato artisticamente con le sue canzoni, non avete idea di quello che provo per essere qui vicino a lui, per me Antonello rappresenta veramente qualcosa di indescrivibile” – afferma Antonacci. Insieme i due cantano “Amici Mai” e “Che Fantastica Storia è La Vita“. Poi Antonello promette a Biagio di essere a sua volta ospite in un concerto del collega, al fine di ricambiargli la cortesia.
Poi ancora “Ti Amo Inutilmente” e “Alta Marea” con i maxischermi che trasmettono il celebre video, divenuto famoso, in quanto la protagonista femminile è niente meno che una giovanissima ed ancora sconosciuta Angelina Jolie.
Il trittico finale a chiusura della scaletta è affidato a “In Questo Mondo di Ladri” e ai due brani che Venditti dedica alla città di Roma e alla sua squadra del cuore, la Roma, ovvero “Roma Capoccia” e “Grazie Roma“. Tutto questo, non prima di aver velatamente rivolto un pensiero alle ultime vicende che hanno interessato la città di Roma, in negativo purtroppo: “Questa città, con la sua storia, le sue architetture, la sua bellezza merita rispetto, merita di essere amata. Si è romani non quando a Roma ci si nasce, ma quando ci si comporta da romani, da persone che questa città la amano davvero e non la rovinano o la umiliano.” In occasione di “Grazie Roma” (ultimo ed ovviamente attesissimo brano in scaletta), Antonello fa salire tutti i suoi cari amici venuti a salutarlo: a salire sul palco il comico Dado, Ricky Tognazzi, Simona Izzo, Mattia Briga e Biagio Antonacci e a sorpresa, con grande gioia del pubblico, Carlo Verdone che torna a suonare la batteria dopo molti anni ad un concerto di Venditti. Il pubblico chiama a gran voce sul palco anche Renato Zero, anche Antonello lo invita sul palco, ma purtroppo Renato era da poco andato via.
Quando tutto sembrava finito e qualcuno si stava apprestando a lasciare lo stadio che nel frattempo stava riaccendendo le luci, Antonello si presentava di nuovo sul palco per un ultimo brano che ha voluto dedicare al suo pubblico, “Ricordati Di Me“.
Cos’altro aggiungere su questa meravigliosa serata? Venditti ha dato tutto, non si è risparmiato per niente, per questo evento da lui fortemente voluto. In tre ore sono stati attraversati quattro decenni ed è stata ripercorsa una grande storia umana ed artistica, quella di uno degli ultimi grandi cantautori italiani.
Quando questa generazione di cantautori, poeti del popolo, se ne andrà del tutto veramente ci accorgeremo di quanto sono stati importanti e di quanto ci hanno dato, mancheranno molto. Mancheranno i testimoni diretti che hanno saputo raccontare i momenti più cruciali del nostro Paese dal dopoguerra ad oggi, quelli che hanno visto, vissuto, fatto e raccontato il cambiamento, quelli “del ‘68”, quelli che hanno attraversato indenni la difficile epoca della contestazione e degli anni di piombo, quelli che sono stati vittime della censura, quelli che oggi come ieri hanno fatto immedesimare chiunque li ascolti in una loro canzone, perché oggi come ieri sanno scavare nell’intimo di ognuno di noi, ed in ogni loro storia, c’è una storia che può essere la nostra di storia. Questa è un po’ la chiave del successo di una carriera così lunga, come nel caso di Antonello Venditti, che ancora è lungi dal concludersi, anzi è ancora in pieno svolgimento, con meritato successo.
Il “Tortuga Tour” di Antonello Venditti proseguirà il 17 settembre al Teatro Antico di Taormina, il 19 settembre a Palermo, il 21 novembre a Padova, il 25 novembre a Casalecchio di Reno (BO), il 28 novembre a Torino, il 1 dicembre ad Assago (MI), il 3 dicembre a Pescara, il 5 dicembre a Firenze, l’8 dicembre a Napoli, il 10 dicembre a Taranto e il 12 dicembre ad Andria.
Questa al scaletta del concerto:
Raggio di Luna / Tortuga / Giulio Cesare / Piero e Cinzia / Peppino / Stella / Non So Dirti Quando / Lilly / Sotto Il Segno dei Pesci / Bomba Non Bomba / Sara / Modena / Notte Prima degli Esami / Ci Vorrebbe Un Amico / Tienimi Dentro Te / Cosa Avevi in Mente / Unica / Dalla Pelle al Cuore (feat. Briga) / Il Compleanno di Cristina / Questa Insostenibile Leggerezza dell’Essere / L’Ultimo Giorno Rubato / Nel Mio Infinito Cielo di Canzoni / Ogni Volta/ Che Fantastica Storia è La Vita (feat. Biagio Antonacci) / Amici Mai (feat, Biagio Antonacci) / Ti Amo Inutilmente / Alta Marea / Benvenuti in Paradiso / In Questo Mondo di Ladri / Roma Capoccia (feat. Briga) / Grazie Roma (feat. Briga, Antonacci, Dado, Carlo Verdone, Ricky Tognazzi e Simona Izzo) BIS: Ricordati di Me