Un’estate abbastanza strana quella del 2024, dove tutto sembra ruotare attorno all’evento degli eventi, il dirompente arrivo nel nostro Paese di Taylor Swift, con le sue date milanesi che hanno elettrizzato una stagione di live di già di per se molto interessante, tra i nuovi record dei Coldplay, Ultimo e quelli del solito ed intramontabile Vasco Rossi. Ma la battaglia per assicurarsi il titolo di tormentone estivo 2024 è appena iniziata!
Oltre Taylor Swift niente? Ma assolutamente no! La voglia di musica dal vivo è tanta, ogni esibizione di un grande artista, che sia Max Pezzali o Geolier i redivivi CCCP-Fedeli alla Linea o addirittura una conferenza del prof. Barbero viene seguita dall’anglicismo “sold out”. Scritto a ripetizione, quasi un mantra, è ovunque riportato da siti, giornali, agenzie di stampa, a significare la tantissima voglia di partecipazione, la grande voglia di musica ed eventi dal vivo.
Le serate dei Tim Summer Hits, non potevano essere da meno, mettendo sul palco di Piazza del Popolo di Roma il meglio della proposta artistica per l’estate 2024. Ben settanta artisti, tra quelli che si daranno battaglia per il pezzo che spopolerà per radio, spiagge, discoteche, festival, balere e feste di piazza da qui a settembre.
Presentati da Carlo Conti e Andrea Delogu, Baby K, Matteo Paolillo, Dargen D’Amico ed Emma, Ermal Meta, Annalisa, Fred De Palma, Gazzelle, Petit, Ghali, Tommaso Paradiso, Rhove, Mahmood, Angelina Mango, Tananai, Francesco Gabbani e tantissimi altri idoli dei giovanissimi ai quali vanno aggiunti, e dobbiamo dire con grande piacere nomi che pensavamo di non trovare più, ma che sono ancora lì, a dimostrazione che il talento, quando è grande, è destinato a durare nel tempo (Vasco insegna, con quasi mezzo milione di spettatori per le sette date al San Siro, dopo quarantacinque anni di carriera e ben settantadue di vita vissuta al massimo), ed ecco che tra il delirio della folla venuta lì magari per ascoltare il Tananai o il Mahmood di turno, si fanno avanti Gianna Nannini, Antonello Venditti, i Pooh, Loredana Berté, Umberto Tozzi, i Ricchi e Poveri, ed è la che scopri che la musica, quando è buona musica, è e sarà sempre intergenerazionale, che ciò che ascoltavano i nonni alla fine la cantano a squarciagola anche i nipoti, che le differenze, le barriere tra i giovani di oggi e quelli che giovani lo sono stati molto tempo fa, sono barriere esclusivamente mentali.
Anche Pino D’Angiò, che dopo anni di ingiusto oblio, stava rivivendo una nuova vita artistica, grazie al rifacimento di “Ma Quale Idea?” con i Bnkr 44, un successo fantastico, che ha permesso al cantautore partenopeo di prendersi il grande e meritatissimo abbraccio finale del pubblico, nella sua ultima esibizione live, proprio a Piazza del Popolo di Roma, prima di lasciarci per sempre lo scorso 6 luglio.
La puntata televisiva su Rai Uno andata in onda la sera successiva, in rispetto al lutto ha deciso di non includere l’ultima esibizione di Pino con i Bnkr 44 di “Ma Quale Idea?” in accordo con gli stessi Bnkr 44, con la casa discografica e con i familiari dell’artista scomparso.
Ma veniamo al racconto del Tim Summer Hits 2024, e delle serate, nelle quali il potenziale tormentone estivo, ha cominciato a palesarsi. Una costante degli ultimi anni vede quasi sempre le collaborazioni tra gli artisti (i featuring, per essere più fighi), che uniscono le loro voci e il loro talento per creare il pezzo migliore possibile per l’estate.
Annalisa non è nuova a questo, infatti arriva puntuale con la sua proposta “Storie Brevi“, questa volta accanto a Tananai. Pezzo estivo che parla di… amori estivi (di cos’altro sennò?). Fascino retrò, ritornello incalzante, forse troppo ammiccante agli ultimi successi della regina del pop italiano “Mon Amour” e il pezzo sanremese “Sinceramente“, che a loro volta prendevano a mani basse dal sound tipico delle canzoni d’amore anni ’80, un po’ Mina, un po’ Milk & Coffee, un po’ qualcos’altro di già sentito e risentito. Insomma, bello, piacevole, ma è proprio il caso di dirlo, vista la stagione: niente di nuovo sotto al sole.
Altro featuring interessante vede Rose Villain insieme a Gué Pequeño, “Come un Tuono“, dal sapore molto latino, nel quale si tenta una miscela di generi che vanno dalla salsa al raggae, con qualche ventata di bachata che pare rimandare ad artisti come Aventura, Gente De Zona, Romeo Santos o Shakira. Insomma molto “caliente”, dal fascino rapido sin dal primo ascolto, sarà tra i più ascoltati, ma sicuramente non il più ascoltato, c’è molto di meglio. Parliamo dei The Kolors, che sembrano non sbagliare un colpo. Mentre ancora si trascina il successo del singolo sanremese “Un Ragazzo e Una Ragazza“, ecco che la band napoletana ti piazza “Karma”, che stando ai risultati ha tutta l’aria di seguire la grande affermazione di “Italo Disco” dello scorso anno, grazie anche al traino di una pubblicità in TV, dove si può ascoltare il ritornello del pezzo. Il video, omaggio a “Karaoke” grande trasmissione di Fiorello negli Anni ’90, vuole questa volta omaggiare il decennio successivo a quello omaggiato da “Italo Disco”.
Ottima anche la proposta di Mahmood “Ra ta ta”, che come Ghali ha la capacità di non distogliere mai l’attenzione da temi molto seri, senza essere mai troppo pesante, al contrario proponendo pezzi accattivanti: nel racconto della vita di giovani che affrontano quotidianamente il disagio e la dipendenza dalle droghe, Mahmood parla di speranza, e lo fa con molta maestria, riuscendo a miscelare molto bene la leggerezza del ritmo e della musica con un testo profondo, ruvido e cupo. È sicuramente tra gli autori più bravi della sua generazione.
Abbiamo parlato di Ghali, quindi come non citare il suo ultimo pezzo “Paprika“, dove l’artista milanese non ha paura di scagliarsi contro il potere, la censura e in particolare contro la TV di Stato, rimarcando ancora una volta il suo diritto ad esprimersi liberamente e soprattutto il diritto di non essere considerato un cittadino di Serie B, in quanto figlio di immigrati. La musica risente, molto più rispetto a pezzi precedenti, le influenze mediorientali, mediterranee e afro-beat.
Quando le temperature iniziano ad alzarsi, ci pensa Elodie a renderle ancora più bollenti: “Black Nirvana” segna il suo atteso ritorno, e lei non delude i fan, nelle provocanti vesti di una regina del deserto, dove racconta di un incontro intimo con un’altra persona, in cui la cantante utilizza un linguaggio ricco di immagini per raccontare l’esperienza: un uso sapiente del linguaggio del corpo e della musica per comunicare emozioni ai suoi ammiratori, il pezzo di Elodie diventa così un’esperienza immersiva nella passione.
Per fortuna ci pensano i Ricchi e Poveri a raffreddare l’ambiente con la loro “Aria“. Angelo (Sotgiu) e Angela (Brambati), gli ultimi due rappresentanti di uno dei più grandi gruppi italiani, hanno portato davvero una ventata di aria fresca; un brano frizzante, gioioso, giocoso, allegro ed irresistibile, segno di come gli ultimi Ricchi e Poveri, riescano ancora a sorprendere dopo oltre cinquant’anni di carriera. Bellissimo come gli adolescenti che cantano a squarciagola questo pezzo, ma anche i loro pezzi storici ed intramontabili. Bellissimo come vedere gente di ogni età che sa ancora commuoversi ascoltando Antonello Venditti riproporre “Notte Prima degli Esami“, a quarant’anni di distanza dalla prima pubblicazione. Ora come ieri un brano che appartiene a tutti e che apparterrà sempre a tutti. Così come i classici di Umberto Tozzi, anche lui protagonista di questi Tim Summer Hits, da “Gloria” a “Ti Amo“, passando per “Tu“, gli inni delle estati dei genitori, e in alcuni casi dei nonni, hanno incrociato la strada di quella di figli e nipoti, in un’estate dove grandi classici ritornano, incluso quello del compianto Pino D’Angiò, “Ma Quale Idea?” e addirittura sfidano i pezzi inediti nella gara dei tormentoni estivi.
Poi c’è chi, oltre ai Ricchi e Poveri, che ci prova con a presentare brani nuovi, come Loredana Berté che si unisce agli Eiffel 65, un gruppo che ha fatto la storia della musica elettronica in Italia, nel brano “Bestiale”, Fiorello che “Con Una Vespa in Due”, utilizza un’altra storica star della musica italiana, Orietta Berti, ormai un cimelio, un’altra grande artista rinata e considerata garanzia di successo assicurato. La vecchia guardia che non tradisce mai e torna prepotentemente in auge.
Poi ci sono ovviamente loro, come potevano mancare le “sorelle d’Italia” Paola e Chiara Iezzi, con la loro “Festa Totale” Un brano come tanti altri che hanno già fatto, ma che come sempre riesce nello scopo di spopolare nelle radio. Risultato raggiunto con il minimo sforzo. Emma tenta invece la svolta dance con “Femme fatale”, mentre Fedez, insieme a Emis Killa, si gioca la carta della revenge song che tanto ha portato bene a Shakira, ma a parti invertite, con “Sexy Shop”, un pezzo che rispolvera il miglior Fedez delle origini, nel quale sembra non mandarle a dire alla sua ex compagna Chiara Ferragni.
Bene poi Angelina Mango con la sua “Melodrama”, pezzo un po’ troppo ricercato, che conferma il talento della vincitrice dell’ultimo Festival di Sanremo, idolo dei giovanissimi, ma che forse, proprio per la sua complessità rimane un po’ troppo ostico. Infine, qualche delusione, dal nostro punto di vista: Baby K (“Fino al Blackout”) sembra ben lontana dalla sua forma migliore, pare aver perso ormai la sua capacità di sfornare hit estive a ripetizione, così come i Boombadash (“Love U/Hate U”). I brani più attesi e cantati dell’estate 2024 sono più o meno tutti qui.
Vanno sicuramente aggiunti due brani dell’illustre assente al Tim Summer Hits, Ultimo (“Altrove” e “L’ultima Poesia” insieme a Geolier), che però sta conducendo una gara a parte a suon di sold out negli stadi, di numeri impressionanti di vendite dei dischi e di tutta una fenomenologia che gli ruota attorno, una specie di riproduzione su scala nazionale di quello che sta accadendo a Taylor Swift su scala mondiale con il suo Eras Tour, qualcosa di unico, in Italia, almeno per chi non si chiami Vasco Rossi.
Galleria fotografica a cura di Massimiliano Natale