È partita sabato 5 marzo dall’Atlantico di Roma, la nuova tournée di Francesco De Gregori, che farà tappa nei principali club e teatri italiani
È un lavoro sporco, ma qualcuno lo doveva pur fare! Quante volte abbiamo sentito questo detto. Un detto che calza a pennello, la scelta di Francesco De Gregori. Tradurre in italiano le canzoni di Bob Dylan?
Persino in una nazione cover-maniaca come la nostra, dove da sempre, si è voluto “italianizzare” un po’ tutto, sembrava impossibile. Quasi blasfemo, quasi peccaminoso. Se c’era uno che poteva osare tanto, questi poteva essere solo Francesco De Gregori. Chiunque altro l’avesse fatto, sarebbe stato passibile di lesa maestà nei confronti della Musica.
Non è, e non sarà così per il cantautore romano, per certi versi, la risposta italiana stessa a Dylan (o almeno una delle tante risposte italiane a Dylan, se ci aggiungiamo altri poeti della musica nati nel bel paese come Guccini o De André).
De Gregori si è voluto togliere un grande sfizio, una grande soddisfazione con questo esperimento intrigante di portare la musica di Dylan che tanto ama e tanto gli è vicina (da qui “l’amore”), in giro per l’Italia, facendola un po’ sua (e da qui il “furto”).
Il cantautore con un esclusivo concerto acustico ha presentato in anteprima questo Amore e Furto – Tour 2016 facendo registrare il sold out all’Atlantico, nonostante i capricci di Giove pluvio.
Sul palco il cantautore è stato accompagnato da una band formata da Guido Guglielminetti (basso e contrabbasso), Paolo Giovenchi (chitarre), Lucio Bardi (chitarre), Alessandro Valle (pedal steel guitar e mandolino), Alessandro Arianti (hammond e piano), Stefano Parenti (batteria), Elena Cirillo (violino e cori), Giorgio Tebaldi (trombone), Giancarlo Romani (tromba) e Stefano Ribeca (sax).
De Gregori, rilassato, pacato, molto meno austero di una volta, praticamente trasformato, dopo il giro di boa dei suoi primi quarant’anni di “Rimmel“, ha dato vita ad un concerto insolito con molti brani che rappresentano delle “chicche”, perle di rarità che difficilmente in passato ha proposto nei concerti dal vivo.
Una prima parte è stata interamente dedicata ai brani tratti dall’ultimo disco “De Gregori canta Bob Dylan – Amore e furto“ aprendosi sulle note di “Via della Povertà” (“Desolation Row” nell’originale di Dylan) Quindi “Acido seminterrato” (traduzione italiana di “Subterranean homesick blues“), “Non è buio ancora” (“No dark yet“), “Servire qualcuno“, “Non dirle che è così“, “Mondo politico“, “Un angioletto come te” e “Come il giorno“, tutte traslitterazioni, ovviamente rese molto personali da Francesco De Gregori di successi di Dylan del calibro di “Political World” (che è appunto “Mondo Politico“) e “I Shall Be Released” (originale di “Come il giorno“), che chiude la prma parte dello spettacolo e permette a De Gregori e alla sua band di prendersi un momento di pausa per abbandonare i panni di Dylan e tornare a indossare quelli di Francesco De Gregori.
La seconda parte ha visto De Gregori riproporre in chiave acustica molti dei suoi successi del passato, ma tante, davvero tante canzoni meno note e rimaste un po’ in disparte all’interno del suo immenso repertorio. È il caso di brani come “A Pà” e “L’abbigliamento di un fuochista” entrambe tratte dall’album “Titanic” del 1982, oppure “Numeri da scaricare” e “Gambadilegno a Parigi” due estratti meno noti dall’album “Pezzi“.
Il gran finale si distingue per una versione molto intensa di “Pablo” che apre la cavalcata conclusiva attraverso brani memorabili, come: “Rimmel“. Del bis fanno parte “La donna cannone” e, per chiuderla in nome di Dylan, “Fiorellino #12&35”.
Scaletta del concerto:
Via della povertà (Desolation Row) / Acido seminterrato (Subterranean homesick blues) / Non è buio ancora (No dark yet) / Servire qualcuno (Gotta Serve Somebody) / Non dirle che non è così (If you see her, say hello) / Mondo politico (Political World) / Un angioletto come te (Sweetheart like you) / Come il giorno (I Shall Be Released) / A Pa’ / Adelante! Adelante! / In onda / L’agnello di Dio / La storia / Generale / Cose / Buonanotte fiorellino / Titanic / I muscoli del capitano / L’abbigliamento di un fuochista / Gambadilegno a Parigi / Numeri da scaricare / Pablo / Rimmel / La donna cannone / Fiorellino #12&35
Galleria Fotografica a cura di Fabrizio Di Bitonto
1 commento
Bellissime le foto e immenso lui