Dopo aver aperto nella Capitale il tour negli stadi italiani lo scorso 30 maggio, il rocker di Correggio ritorna per tre date al PalaLottomatica e ringrazia il pubblico per l’accoglienza che sa sempre tributargli: “Su Roma possiamo sempre contare!”
Mondovisione Neverending Tour atto quarto: Palazzetti. Luciano Ligabue in tour perpetuo da oltre un anno, ha girato il mondo in lungo ed in largo, e ha raccolto successi in tre continenti per poi tornare li dov’era cominciato lo scorso mese di maggio il tour stadi 2014. Un’avventura partita da Roma e proseguita in Canada, Australia, Stati Uniti, Argentina, Brasile, Giappone e Cina, e ripresa con una seconda fase del tour nei palazzetti (la prima fase partita lo scorso marzo interessava le piccole città di provincia) che il 24 aprile vedrà l’atto finale all’Arena Sant’Elia di Cagliari, dove si assisterà all’ennesimo sold out. Ma non sarà il closing definitivo perché a settembre, i fan del Liga si ridaranno appuntamento ancora una volta a Campovolo, per un nuovo grande spettacolo, che dopo i recenti impedimenti, ha avuto il via libera dall’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) a svolgersi.
Ma veniamo all’appuntamento romano, il primo dei tre al PalaLottomatica, il 16 aprile. Luciano Ligabue si è esibito con la band che lo ha supportato durante la tournée all’estero che vede Michael Urbano alla batteria, Davide Pezzin al basso, Federico “Capitan Fede” Poggipollini e Max Cottafavi alle chitarre, Luciano Luisi al piano e alle tastiere. Anelli del Palasport romano gremiti fino all’ultimo posto come nelle grandi occasioni, tanta gioia e tanta emozione di poter assistere ad un concerto “più intimo”, con un contatto più ravvicinato, dopo molti anni che ciò era impossibile, data la vastità e la dispersione delle grandi location come gli stadi italiani o l’immensa area di Campovolo nei quali il Liga si è abituato a suonare.
Il brano che apre lo show è “Il Sale della Terra”, poco dopo lo spegnersi delle luci e l’urlo incontenibile della grande folla all’interno della struttura, a cui fa seguito “Questa è La Mia Vita”. Un concerto per buona parte scelto dall’artista e per buona parte modificato su richiesta dei fan. Luciano ama le sorprese, e rispetto alle date precedenti ha modificato l’ordine delle canzoni, così tanto per non annoiarsi e non annoiare mai.
Stranamente, pochi sono stati gli estratti dall’album “Mondovisione”, rispetto a come è stato per il tour negli stadi: nella scaletta infatti, oltre a “Il Sale della Terra”, han trovato posto solamente “Sono sempre i sogni a dare forma al mondo”, “Il Muro del Suono” e “Con la Scusa del Rock ‘n’ Roll” (parliamo ovviamente di questa data romana alla quale abbiamo assistito). Tanti che si aspettavano brani molto apprezzati dell’album come “Tu Sei Lei” o “Per Sempre”, sono rimasti delusi.
Non è rimasto deluso però, chi voleva gli evergreen, che c’erano quasi tutti da “Balliamo Sul Mondo” a “Certe Notti”, passando per “Urlando Contro Il Cielo”, un tempo canzone a chiudere dei suoi concerti, ora inserita a metà scaletta o “Il Giorno di Dolore che Uno Ha”, che Luciano introduce raccontando la storia stessa della nascita di questa canzone dedicata al giornalista ed amico Stefano Ronzani, storia tra l’altro già raccontata da Liga in persona nel booklet dell’album “Su e giù da un palco“. “Quando la incisi su di un nastro e la consegnai a Stefano in quei tristi giorni in cui era riversato sul suo letto d’ospedale, era il suo ultimo compleanno, gli dissi di aprire il nastro e di ascoltarla dopo aver aperto gli altri regali. Lui quando l’ascoltò, provò un grande sollievo interiore e mi chiese esplicitamente di pubblicarla. Glielo promisi, ma purtroppo non ha mai avuto il tempo di saperla pubblicata, perché se ne sarebbe andato di li a poco”, racconta Luciano sul palco.
Galleria Fotografica a cura di Daniele Crescenzi
Altro bel momento è quello dell’esecuzione in acustico, solo voce e chitarra di “Lettera a G.”, scelta da un sondaggio on line, dai fan che l’hanno voluta in scaletta. Il concerto prosegue velocemente, Liga da molto spazio alla musica e cerca di interromperla il meno possibile, dicendo l’essenziale. La scaletta tende verso i brani più carichi di energia, con meno peso per le ballad tipo “Ci Sei Sempre Stata”. Dentro l’esibizione trova spazio anche l’inedito attuale che sta girando per le radio “C’è Sempre Una Canzone” e poi ancora vecchi ed intramontabili successi: “Bambolina e Barracuda”, “Quella che Non Sei”, “Sulla Mia Strada”, “Tra Palco e Realtà”. A fine concerto un doveroso ringraziamento alla città che lo ha ospitato: “Anche questa serata ha dato un’ulteriore dimostrazione di quanto questa città sia capace di dimostrare il proprio calore. Ogni volta è sempre così, ogni volta che veniamo è sempre così. E noi lo sappiamo che su Roma possiamo sempre contare”
Ed è così che tra le note di “Con La Scusa del Rock ‘n’ Roll” si chiude la serata.
Il nuovo album di Luciano Ligabue “Giro del Mondo” è disponibile dal 14 aprile anche su Amazon e su iTunes.