Nonostante un 2020 minato dall’emergenza sanitaria da Covid-19, Il jazz non si ferma. La manifestazione, partita nel 2015, e volta a far tornare a vivere il centro storico de L’Aquila, negli anni ha coinvolto oltre all’Abruzzo, anche Marche, Lazio e Umbria. Una nuova edizione, che pur rispettando norme di sicurezza, non rinuncia al coraggio e alla condivisione, con quattro regioni coinvolte, duecento artisti chiamati a esibirsi, dieci palchi in altrettante piazze
“In cuore abbiamo tutti un cavaliere pieno di coraggio, pronto a rimettersi sempre in viaggio”. Con le parole di Gianni Rodari gli organizzatori de “Il jazz italiano per le terre del sisma” hanno raccontato in conferenza stampa il progetto intrapreso nel portare avanti, anche nel 2020, questo lungo cammino ininterrotto dal 2015.
La manifestazione prenderà il via il 29 agosto da Camerino con un evento musicale per poi proseguire con la seconda edizione della Marcia solidale (una settimana di concerti e trekking nel cuore delle Terre del Sisma), la conclusione, come ormai da tradizione, a L’Aquila, il 5 e 6 settembre con due giornate di appuntamenti più diluiti ma comunque di grande musica dal vivo.
Tra le grandi novità di quest’anno: una direzione artistica a tre voci, dopo il passaggio simbolico di testimone da Paolo Fresu a Ada Montellanico (musicista, cantante e presidente dell’Associazione Il Jazz Va a Scuola), Simone Graziano (musicista e presidente dell’Associazione Musicisti Italiani di Jazz) e Luciano Linzi (direttore artistico della Casa del Jazz e del festival JAZZMI, membro del consiglio direttivo dell’Associazione I-Jazz), e una completa attenzione ai musicisti italiani di jazz, come in ogni edizione veri protagonisti della scena, ma che in questo anno così particolare avranno maggiore spazio con tanti nuovi progetti originali e creativi che normalmente meriterebbero maggiore evidenza e valorizzazione.
Saranno otto giorni di concerti, sei giorni di cammino da Camerino a L’Aquila percorrendo sentieri segnalati, strade di campagna e tratti di strade asfaltate. Tra i passi, le salite le discese, saranno organizzati molti eventi musicali sul percorso.
Il cammino, rivisto e garantito fruibile dalle guide, partirà anche quest’anno da Camerino (MC) per attraversare quattro regioni (Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo) e i Comuni di Fiastra, Ussita, Castelluccio, Norcia, Accumoli, Amatrice per arrivare a L’Aquila. Il percorso affronterà alcune tappe del Cammino nelle Terre Mutate, tra sentieri e strade, meravigliosi valichi con viste panoramiche che spaziano dagli Appennini ai Monti Sibillini, sino ai piedi del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga.
La manifestazione si concluderà a L’Aquila con due giorni di concerti (5 e 6 settembre), che terranno conto delle nuove normative a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19 e che, proprio per questo motivo, vedranno un programma più diluito a partire già dal pomeriggio del sabato, con l’inizio degli eventi musicali dalle ore 17. Nonostante il contingentamento e le restrizioni, saranno quasi 200 i musicisti coinvolti anche nel 2020, con molta attenzione alle nuove generazioni e ai progetti “al femminile”. Alcuni nomi tra quelli coinvolti: Enrico Intra, Antonello Salis, Simone Zanchini, Stefano Cocco Cantini, Silvia Bolognesi, Ares Tavolazzi, Roberto Ottaviano, Pietro Tonolo, Mauro Ottolini, Fabrizio Bosso, Giovanni Guidi, Marco Colonna, Marcella Carboni, Dario Cecchini, Susanna Stivali, Naomi Berril molti altri.
Due saranno i concerti organizzati e presentati dall’Alexanderplatz, storico locale e punto di riferimento per la musica jazz, per dare particolare risalto ai musicisti abruzzesi.
Nel primo appuntamento salirà sul palco la formazione d’eccezione “Abruzzesi per le terre d’Abruzzo. Noi suoniamo per la nostra gente” composta dal batterista Lorenzo Tucci, dal contrabbassista Renato Gattone, dal pianista Claudio Filippini e dal sassofonista Francesco Cipollone; nel secondo, il Jazz incontra la cultura “Urban” con la jazz-band italiana Bardamù sullo stesso palco insieme ai due musicisti abruzzesi, il trombonista Davide di Pasquale e la cantante ed Elaisa Mancini alla voce, e con un ospite speciale d’eccezione, l’Mc e producer Esa aka “El presidente”. Un incontro di linguaggi ed espressioni per riportare il jazz a parlare con la gente, per riavvicinare, con la performance live di due street artist, le nuove generazioni a una cultura da sempre vicina alle mutazioni e alle tematiche sociali.
I concerti serali si terranno in Piazza Duomo e saranno presentati da Fiorenza Gherardi e da Piji Siciliani, mentre gli altri luoghi scelti saranno: il Parco del Castello, Piazza Palazzo, Piazza Chiarino, Piazza Santa Maria Paganica, Piazza dei Gesuiti, Fronte Casa dello Studente, Fontana delle 99 Cannelle.
Durante le due serate verranno inoltre conferiti i premi da parte della Federazione Nazionale Il Jazz italiano, nello specifico: tre premi alla Carriera a Franco Fayenz, Guido Manusardi e Amedeo Tommasi; il premio Giovani Visionari a Evita Polidoro. La manifestazione vuole inoltre ricordare la figura di Mario Guidi, illuminato manager e agente scomparso alla fine dello scorso anno, con un premio alla sua memoria che verrà consegnato al figlio, il pianista Giovanni Guidi.
La manifestazione è promossa da Mibact – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del turismo e dal Comune de L’Aquila all’interno del Programma Restart, sostenuta dai Comuni di Accumoli, Amatrice, Camerino, Fiastra, Norcia, Ussita e dalla SIAE, con il supporto di NUOVOIMAIE e il contributo tecnico di CAFIM, Associazione Movimento Tellurico e organizzata dalla Federazione con il coordinamento dell’Associazione I-Jazz e il contributo di Casa del Jazz.
Il programma completo della manifestazione è visibile cliccando sulla pubblicazione in fondo all’articolo.