Vera e propria artista in tutti i sensi, con uno stile e una tecnica tutta sua, in cui riesce a fondere il suono del violino e il timbro della musica classica all’elettronica e all’hip hop a coreografie eseguite da lei stessa. Lindsey Stirling è arrivata in Italia per tre date che l’hanno vista protagonista sul palco di Verona, Pistoia e Roma
Riuscire a descrivere un concerto o soltanto una semplice esibizione dal vivo, anche breve, di Lindsey Stirling non è cosa facile. Qualsiasi racconto, anche se descritto minuziosamente, non potrà mai rendere l’idea di quello che è realmente. Viverlo, è un’altra cosa, sarà sempre un’altra cosa. Una fusione di generi che spazia dal country, all’hip-hop, dal dubstep al rock sinfonico alla musica classica: una potenza espressiva nell’esecuzione dei brani, resa maestosa e poetica dalla sua personalità, dal suo carisma e dalla sua abilità nel danzare.
Uno spettacolo magistrale, dove si miscelano tre elementi fondamentali: musica, luci e la silhouette di Lindsey in movimento leggero, come una farfalla. Musica e poesia senza parole, perché Lindsey comunica con il suo corpo in movimento espressione di sé stessa e della sua musica, un tutt’uno con la magia che sa creare.
Questa magia è arrivata in tre città italiane. Tre appuntamenti in tre location d’eccezione: il Teatro Romano di Verona, Piazza del Duomo a Pistoia (all’interno del programma di Pistoia Blues) e l’Ippodromo delle Capannelle a Roma, all’interno del Festival Rock In Roma. Il pubblico della “tre giorni” italiana, il 9, il 10 e l’11 luglio, ha saputo accogliere Lindsey Stirling con entusiasmo e calore, trasformando le serate in momenti indimenticabili.
Ha abbracciato la sua musica e si è lasciato coinvolgere dalla sua energia travolgente. Ogni nota uscita dal suo violino ha trasportato gli spettatori in un universo di emozioni, in cui la passione e la bellezza si fondono insieme.
Sul palco oltre a lei, Drew Steen alla batteria e percussioni e Ryan Riveros alle tastiere, più una special guest nella serata veronese, la giovanissima violinista austriaca Nina Sofie, star su YouTube (qui il suo canale), un po’ come lo è stata Lindsey stessa, che può considerarsi a tutti gli effetti una sua degna erede.
Tra i brani portati in tour, principalmente quelli estratti dal suo lavoro “Artemis”, nonostante non sia il suo ultimo album, ma dalla scaletta del tour mancano interamente i pezzi estratti da “Snow Waltz”, uscito a fine 2022, ma trattandosi di un disco così fortemente incentrato sulle tematiche del Natale, con la rivisitazione di molti brani tradizionali come “Feliz Navidad” o “Holy Night”, è anche comprensibile.
Da “Artemis”, l’ultimo di inediti, risalente nel 2019, invece sono stati eseguiti dal vivo “Underground”, “Artemis”, “Masquerade”, “Love Goes On and On”, “Guardian”, mentre da “Shutter Me”, il suo secondo disco, risalente al 2016, quello della sua consacrazione, come “Beyond The Veil”, con il quale apre il concerto e il brano che da il titolo all’intero disco “Shatter Me”, poi ancora “Carol of The Bells” (da “Warmer in the World” del 2017), “Mirage” e “Don’t Let This Feeling Fade” (da “Brave Enough”, 2016) e non poteva mancare “Crystallize” uno dei suoi primi grandi successi, presente nell’album di esordio, l’eponimo “Lindsey Stirling” del 2012.
A sorpresa, il finale viene affidato non ad uno dei suoi grandi successi, ma all’interpretazione, magistrale, di “Kashmir” dei Led Zeppelin, per una conclusione davvero stratosferica.
Insomma, il suo ultimo tour in Italia è stato un vero e proprio trionfo, lasciando il pubblico desideroso di nuove esperienze musicali e di nuove avventure con la magica fatina del violino.
La tournée proseguirà per tutto il mese di luglio per l’Europa, con tappe in Israele, Spagna, Germania, Francia, Turchia e Polonia, prima di far ritorno negli Stati Uniti, dove il tour proseguirà fino a settembre e anche oltre.
Tutte le date(in costante aggiornamento) sono disponibili sul sito ufficiale (qui) dell’artista statunitense.
Galleria fotografica a cura di Fiorenzo Giovannelli