La Fanfara del 3° Reggimento Carabinieri “Lombardia”, gli Osaka Monaurail e i Groove City and Guests aprono la 28esima edizione del Porretta Soul Festival. Questo il racconto della prima serata del festival
Arriviamo a Porretta Terme nella tarda mattinata di giovedì e scendendo dall’Appennino la cittadina si mostra ai nostri occhi sotto un sole cocente.
Lungo le strade si respira l’aria del Festival, manifesti variopinti, negozi addobbati per l’avvenimento che ogni anno vede ritrovarsi migliaia di persone sotto l’egida del soul. Baci, abbracci e saluti in molte lingue. Ci si rivede con il gruppo di amici provenienti da Kassel (Germania), con quelli da Londra e Parigi e con gli altri provenienti da ogni parte d’Italia.
Quest’anno il Festival apre con una “stramberia”: la Fanfara del 3° Reggimento Carabinieri “Lombardia”, che propone pezzi di R&B e termina con “I Feel Good” di James Brown.
Mai sul palco del Porretta Soul Festival, una così grande sezione di fiati. Trentatrè elementi in tutto nei quali colpisce vedere tra gli ottoni, strumenti che normalmente non le appartengono: chitarra elettrica, batteria e contrabbasso, e un direttore che accompagna l’inizio di ogni brano in pieno stile soul richiamando l’attenzione dei musicisti con un professionale “One, Two, Three…”.
Brani come “Respect“, “Think“, eseguiti con passione e impreziositi dal maestro Fio Zanotti all’organo Hammond.
A seguire la band degli Osaka Monaurail, macchina perfetta che inizialmente poco concede allo spettacolo, ma che regala, però sin dalle prime note un splendido funky. Sette elementi più voce solista che eseguono impeccabilmente brani del repertorio di James Brown che affascinano il pubblico.
La loro performance si conclude con un omaggio al mai dimenticato Rufus Thomas, al quale è dedicato il parco dove la kermesse si svolge, e tutti saltano in piedi sulle note di “Do The Funky Chicken“. A chiudere la serata i Groove City and Guests.
Galleria Fotografica a cura di Mariano Trissati