Si è conclusa domenica 24 luglio la 29esima edizione del Porretta Soul Festival, la manifestazione di r&b più longeva d’Italia e considerata oramai dagli stessi americani un must
Come ogni anno arriva l’ultimo giorno, giorno in cui a malincuore ci si ritrova e ci saluta. Una giornata iniziata con il consueto incontro sulla terrazza dell’Hotel Helvetia, dove per l’occasione è stato presentato in anteprima il nuovo album di Bobby Rush “Porcupine Meat” in uscita a settembre, e la collana “Soul Books”, il tutto culminato con un piccolo buffet.
Nel frattempo sulle strade e tra i banchi dello “Streetfood Village” in Piazza della Libertà le note dei gruppi musicali italiani che si esibiscono riempiono di ritmo e di allegria. Le strade della piccola città sono stracolme di gente, i negozi sono pieni ed espongono i loro prodotti per la strada e dappertutto trovi gente che parla di musica.
All’ora di pranzo, come sempre, ci si ritrova tutti al Ristorante La Pace delle sorelle Corsini, ma la domenica è un giorno speciale: sono con noi appassionati, molti degli artisti che poi si esibiranno sul palco ed allora arriviamo a fare tavolate di sessanta persone e più, in cui si parla, si ride, si parla di musica e si canta – con i canti del Canzoniere Popolare Italiano – nella fratellanza di un linguaggio universale nel quale ci si riconosce tutti.
Dopo un breve acquazzone pomeridiano, che non ha spaventato i tanti fedelissimi accorsi per la kermesse, inizia lo show che vede tornare gli artisti che si sono esibiti nei giorni precedenti, con continui cambi palco.
Ad aprire la serata i musicisti di “casa” Andrea Pizzutti e Claudio Vignali con il loro personale tributo alla musica immortale del grande Otis Redding, chiuso da un’interpretazione “da brividi” di Alessandra Lamboglia del brano “At Last” di Etta James.
La domenica, come detto, è il giorno in cui al Porretta Soul Festival tornano ad esibirsi tutti gli artisti che durante i tre giorni precedenti hanno calcato il “sacro” palco del Rufus Thomas Park. Ecco che in successione, accompagnati dalla Bey Paule Band, e dopo aver scaldato il pubblico con la performance della sassofonista Nancy Wright e dello stesso Anthony Paule e delle Sweet Nectar, hanno fatto il loro ingresso in sequenza Vasti Jackson, Falisa Janaye, Jerry Jones, Frank Bey, John Ellison, Stan Mosley, la regina di Porretta Toni Green, Theo Huff, George McCrae e Bobby Rush.
Durante la serata, inoltre, è stato consegnato da parte del patron del festival Graziano Uliani, il premio speciale a Luca Sapio e Luca Ward per il programma in onda su Radio1 Rai “Latitudine Soul”.
Al termine, come di consuetudine, dopo il gran finale con tutti gli artisti sul palco, il maestro di cerimonie e presentatore Rick Hutton annuncia la fine della kermesse dando appuntamento al prossimo anno, quello in cui si celebrerà la 30esima edizione.
Nel frattempo il format del Porretta Soul Festival, creato da Graziano Uliani, dopo aver archiviato l’edizione numero ventinove, si trasferirà infatti a Gran Canaria, sulla spiaggia di Maspalomas, dal 29 al 31 luglio.
Galleria fotografica a cura di Mariano Trissati