Bey Paule Band feat. Sweet Nectar, Vasti Jackson, John Ellison, Jerry Jones, Bobby Rush e soprattutto “la regina di Porretta” Toni Green. Questi i nomi che hanno aperto la terza giornata della 29esima edizione del Porretta Soul Festival
Puntualissimi come sempre anche nella terza giornata di Soul!
Il caro presentatore Rick Hutton introduce la serata invitando il pubblico a ricordare Wayne Jackson che ci ha lasciati da poco e il pensiero di tutti va indissolubilmente anche al collega ed amico di sempre Andrew Love che con Wayne ha trascorso una vita professionale e umana.
Il primo a calcare la scena è il chitarrista Vasti Jackson che regala ai presenti i suoni aspri e potenti della sua chitarra. Uomo di spettacolo e che sa giocare molto bene con le dinamiche di un pubblico che a Porretta sembra avvolgere completamente il palco dove la band si esibisce.
Infatti dopo un po’ che se ne sta sul palco, il nostro Vasti Jackson se ne va in giro tra le gradinate a suonare la sua chitarra facendo spettacolo e regalando al pubblico l’emozione di poter “toccare” con mano l’artista.
Frank Bey lo segue: bella la sua voce stasera, ancora più profonda, come se si fosse nutrita dell’atmosfera ricca di soul che da giorni aleggia sulla nostra valle.
Frank è un professionista che non ama primeggiare e non ha problemi a cedere la scena ad Anthony Paule allorché il chitarrista e capo orchestra s’invola nei suoi riff tipici della soul music. Chitarrista lui, di una scuola raffinata ed elegante che guida in modo preciso tutta la band.
Sempre uno show nello show l’esibizione del batterista Derrick Martin.
A mio avviso i pezzi troppo lunghi eseguiti da Frank Bey, abbassano un po’ l’attenzione dei tanti che comunque seguono la sua esibizione sempre affascinati da questo elegante signore dalla voce calda e suadente.
Jerry Jones scalda subito il pubblico attaccando con un successo di Solomon Burke “Cry to me” facendo poi seguire “Take me to the river” e in duetto con Theo Huff “Soul man”.
John Ellison arriva “di leopardo vestito” e con la sua chitarra mignon ci regala emozioni che sono un misto di funk ed R&B di buona qualità.
Lascia il pubblico tra gli applausi e dopo averlo scaldato, lo regala alla regina di Porretta: Toni Green. Eccola quindi che entra sulle note di “I Can’t Turn You Loose” per poi pian piano farci emozionare con il suo modo di cantare coinvolgente e pieno di soul. Duetta con Theo Huff prima di concludere il suo momento sul palco del Porretta Soul Festival.
Che dire poi di Bobby Rush? Come sempre lui ha il suo cliché da rispettare e lo fa nel migliore dei modi. Il suo sound e quello del blues del sud profondo, la sua armonica lo sottolinea e anche la band lo segue in modo mirabile, con un cambio di passo che non rappresenta di certo un problema per i bravi professionisti che compongono la band. La fusione del blues, dell’R&B e una buona componente di funk, fanno andar via il pubblico della serata – peraltro il Rufus Thomas Park era strapieno – felice.
Da segnalare anche la consegna, da parte del patron del festival Graziano Uliani, dello Sweet Soul Music Award a David Nathan.
Un doveroso ricordo mi sento di rivolgerlo al caro Carlo Betti (Carletto) che per tantissimi anni ci ha fatto compagnia nei giorni del festival con il suo sorriso e la sua disponibilità: ciao Carletto “God bless you”…
Galleria fotografica a cura di Mariano Trissati