L’amore, con i suoi piaceri, le sue ansie e i suoi ripensamenti, è il tema principale del repertorio di Carole Sylvan, passato e presente. “Love” è anche il titolo del suo nuovo album, una meritata vetrina per la residente di Jamaica – il quartiere newyorkese, non l’isola dei Caraibi – che vanta una carriera luccicante

Lavorando principalmente come co-vocalist o corista, è stata al fianco di chiunque sia qualcuno nel mondo della musica, da Aaron Neville a Eddie Murphy, da Diane Schuur a Lionel Ritchie, dai Simply Red agli U2.

Cantante di formazione classica, Carole si è esibita nel ruolo di Cherubino nelle Nozze di Figaro, è stata Bess in Porgy and Bess, e in campo profano si è tolta presto delle soddisfazioni aprendo, a sedici anni, un recital di James Brown allo Yankee Stadium. Nel tempo, ha conquistato un disco d’oro come cantante solista nel primo singolo di successo dei Fatback, piazzato una propria canzone tra le top ten di Billboard (“Just Doin’ What We Love”, 2009) e fatto parte, insieme a Mary Seymour e Kimberley Miller, di Musique, un trio vocale specializzato in carnosa musica dance.

Artista potente e completa, nel suo lavoro Sylvan affronta con successo molti generi ormai classici. Riempipista al colesterolo (“What Do You Want To Call It? I Call It Love” e “Love To Love”), retro-soul (“To Love Somebody” dei Bee Gees) e hard blues (il brano di Willie Dixon di cui raramente si ode una cover, “I Cry For You“, dall’album “Hidden Charms”). E pure hard country, a segnalarne la parentela stretta con la soul music: “Tennessee Whisky“, un memorabile strappalacrime la cui prima registrazione, a cura dell’icona di osservanza “outlaw” David Allan Coe, ha appena compiuto quarant’anni. Con la produzione di alta classe di Vic Steffens, l’accompagnamento di partner fidati e di componenti della sua band stabile, The Name Droppers, e il resto della scaletta firmato da colleghi di valore come Rafe Klein e il compianto bluesman Charlie Karp, “Love” è destinato a soddisfare i fan della vecchia scuola e a infatuare parecchi nuovi arrivati.

L’album “Love” di Carole Sylvan, è disponibile su Amazon (qui), in streaming su Amazon Music Unlimited (sottoscrivendo un abbonamento qui) e Apple Music (qui).

Sull'autore

Edoardo Fassio è un’autorità assoluta nel territorio del blues e del canto popolare afroamericano. Scrive di blues, folk e jazz per il quotidiano “La Stampa” e per “TorinoSette”; suoi articoli, recensioni e interviste sono apparsi sulle riviste italiane “Musica Jazz”, “Il Blues” e su un numero imprecisato di pubblicazioni europee e nordamericane. Con il classico pseudonimo di Catfish è autore, conduttore e animatore di trasmissioni in via continuativa dal 1984, la più duratura programmazione radio di blues in Europa. Presso gli Editori Laterza ha pubblicato “Blues”, acclamato come “indispensabile” (“World Music Magazine”), “autorevole e insolito” (“Amadeus”), “scintillante” (“Buscadero”), “la medicina giusta” (“Rumore”). Per Vololibero sono usciti “Soul City: Porretta Terme, il festival e la musica”, la storia di trent’anni del Porretta Soul Festival, vincitore del premio Keeping The Blues Alive 2017, e "Solomon Burke. Ho visto un re". Il suo ultimo libro, “È tutto finito adesso, Baby Blue”, dato alle stampe nel 2020 da 96, Rue de-La-Fontaine Edizioni, è una Soul Fiction. “Catfish Blues” va regolarmente in onda ogni giovedì, dalle 17, su Radio Banda Larga (RBL).

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