Ermal Meta è uno tra gli artisti più affermati della nuova musica italiana, ed anche uno tra gli autori più prolifici in assoluto. Il 7 agosto al Vulci Music Fest il musicista albanese, ma naturalizzato italiano, ha incantato il pubblico con un concerto a dir poco emozionante
È il mio terzo concerto di Ermal Meta, ma questo a Vulci ha toccato di più le mie corde. Un’esibizione, per certi versi, intima… Ermal e la sua chitarra, Ermal e i suoi “lupi”, Ermal e le sue emozioni, Ermal e i suoi sorrisi, Ermal e la sua energia e Ermal e la sua grande voglia di trasmettere e avere un contatto diretto con il suo pubblico. Un contatto tanto importante da non voler mai lasciare quel palco.
Bis… un altro bis… e alla fine fa un regalo: lui e la sua chitarra, lui da solo su quel palco grandissimo a riempirlo di note, a riempirlo di lui.
Di norma sono abituata a stare dietro un obiettivo e mi piace cogliere i dettagli e le sfumature, e in due ore di concerto ce ne sono davvero tanti, ma questo è uno di quei concerti che rimane dentro al cuore e che non si dimentica facilmente.
Ermal, è uno di quegli Artisti (con la “A” maiuscola) che ama fare quello che fa. Se vi capita o viene a trovarvi nella vostra città non perdetevelo rimarrete piacevolmente stupiti.
Attualmente è impegnato nel tour promozionale del suo ultimo album “Vietato Morire” assieme la sua band: Dino Rubini (basso), Marco Montanari (chitarra), Emiliano Bassi (batteria), Roberto Pace (tastiera e pianoforte) e Andrea Vigentini (cori e chitarra acustica). Una tournée partita in primavera e che ha fatto registrare una lunga serie di sold out. Tutte le date sono consultabili sulla sua pagina Facebook (qui).
Il concerto del 7 agosto al Vulci Music Fest è stato organizzato da Ventidieci e Imarts in collaborazione con ATCL e il patrocinio del comune di Montalto di Castro.
Galleria fotografica a cura di Debora Tofanacchio (l’intero set è visibile anche su Flickr)