La strada per Memphis ha folgorato sul suo percorso più musicisti che pellegrini del cammino di Santiago, da B.B. King e Elvis Presley in giù. Non è una sorpresa che la Groove City, portentosa band di Bologna che fa della soul music una bandiera, la ripercorra volentieri e con autorevolezza
Ad ascoltare le parti solistiche e il suono d’insieme, ci si accorge che la Road To Memphis più che un’avventura da autostoppisti è un itinerario stabile per la formazione che schiera Fabio Ziveri all’organo e alle tastiere, Andrea Scorzoni al sax tenore, Franco Venturi alla tromba, Pier Martinetti alla chitarra, Giancarlo Ferrari al basso e Gianluca Schiavon alla batteria.
La scelta di imbarcare nell’impresa personaggi incontrati più dalle parti di Porretta Terme che nel Tennessee non è incongrua, dopo tutto Porretta e Memphis sono gemellate anche istituzionalmente. Se si esclude l’ottima Susan Marshall, che in carriera si è alternata tra solista in conto proprio e corista di lusso per Keith Richards, Lenny Kravitz e Bobby “Blue” Bland, gli altri comprimari sono stati tutti avvistati e applauditi sul palco del Rufus Thomas Park, nella rassegna appenninica della quale Groove City è diventata una colonna.
L’album “Road to Memphis” svela più di un segreto: se lo showman e maestro di cerimonie Rick Hutton si scatena nel canto, il prelibato Sax Gordon si riserva in Memphis Soul Stew il ruolo di presentatore; oltre agli strumenti, come nell’originale di King Curtis, elenca i musici, uno per uno. James e Black, gli sweetheats of sweet soul che proprio durante i giorni del Porretta Soul Festival convolarono a nozze, lui affronta un blues di Keb’ Mo’ in chiave roadhouse e una solida scrittura di Fabio Ziveri e del compianto Saverio Lanzarini, lei esce a punteggio pieno dopo aver pattinato sul ghiaccio della rischiosa Dr. Feelgood. Separati da una generazione ma cementati dalla potenza e dalla finezza del deep soul, Wee Willie Walker e Jerry Jones restituiscono senso e direzione a standard familiari anche al pubblico meno specializzato.
Si dirà che con comprimari del genere è difficile sbagliare. Le cose non stanno esattamente così; senza la passione, la competenza e l’impegno del nocciolo duro dei cittadini del Groove, arricchito dal contributo di altri due assi dell’Emilia in R&B, Andrea Zucchi al sax baritono e Guido Poppi all’armonica, sarebbe stato l’ennesimo spreco di preziose risorse energetiche. Al contrario, è un sontuoso biglietto da visita sonoro, che rappresenta al meglio suonatori e ospiti. E, naturalmente, le due soul cities gemelle.
L’album “Road to Memphis” è in vendita su CD e in formato digitale anche su Amazon (qui) e iTunes (qui).