L’uscita di un’antologia dedicata alla regina del soul non è esattamente una novità. Discogs, il più grande e completo database musicale del web, a fianco degli album originali elenca non meno di 282 compilazioni pubblicate negli anni a suo nome, e addirittura 5.395 raccolte di più artisti con la sua partecipazione
Neppure un box di quattro CD costituisce una sorpresa, se nel 2014 Columbia/Legacy aveva pubblicato una collezione nelle Box Set Series. Non troppo esaustiva, si concentrava soprattutto sul catalogo di casa privilegiando i periodi pre- e post-Atlantic, escludendo di sana pianta capisaldi come “Respect“, “(You Make Me Feel Like) A Natural Woman”, “Think” e l’intera produzione degli anni 1970.
Con “Aretha” la Rhino cerca di compensare. Senza trascurare l’adolescenza in gospel (due tracce del 1956, pubblicate dal detroitiano Joe Van Battle e poi rilanciate dalla Checker dei fratelli Chess) e gli anni dei dischi Columbia: tra i pezzi iniziali c’è il glorioso “Today I Sing The Blues”, che risale a quando l’artista, non ancora scritturata, adottata e geneticamente modificata da Jerry Wexler, stava raccogliendo il testimone dal suo idolo giovanile, Dinah Washington.
Coprendo l’intero arco della carriera, la selezione riesce forse a non scontentare nessuno. A costo di includere registrazioni alternative (di “Chain Of Fools” appare quella con l’apertura da canto di chiesa) e versioni non classiche delle hit. Per dire, di “Baby I Love You” e “Don’t Play That Song” ci sono le rese live, di “Think” quella dei Blues Brothers e di “A Natural Woman” quella epica del 2015 ai Kennedy Center Honors. Tra le pregiate rarità sono inclusi demo, session di prova, duetti televisivi (con Lou Rawls, Tom Jones, Dionne Warwick e Smokey Robinson) e inediti nastri casalinghi come “My Kind Of Town”; per Frank Sinatra era Chicago, per lei senza dubbio Detroit.
La confezione è a libro e sulla copertina dura da diario di adolescente (per non dire quaderno di scuola domenicale o messale da cerimonia), dietro la testa di Madama Soul c’è un’aureola pop. Proprio la suprema sintesi di più filoni – sacrale, pop, jazz e blues -, oltre a un talento e a una dedizione fuori dal comune, fa di Aretha Louise Franklin (Memphis, 25 marzo 1942 – Detroit, 16 agosto 2018) uno dei più significativi interpreti della sua era, maschio o femmina, afro-americano o no.
Questa “Super Deluxe Edition”, pur nei suoi limiti, le rende il dovuto omaggio, anche grazie alle parole di due autorevoli insider, i cui saggi sono un appassionato corredo alla musica.
Rochelle Riley, editorialista e responsabile delle arti e della cultura al municipio di Detroit, dipinge un commovente ritratto del suo impegno civile. Il critico inglese David Nathan, a cui nel 2016 il festival di Porretta ha conferito il premio Sweet Soul Music, ha intervistato Aretha più volte di chiunque altro. Magistrale storico del versante femminile del soul, nessuno meglio di lui può tracciare il profilo artistico di una “Natural Woman”.
Il cofanetto “Aretha” composto da 4 CD, in uscita il 30 luglio, è disponibile in pre-order su Amazon (qui), in streaming su Amazon Music Unlimited (sottoscrivendo un abbonamento qui) e Apple Music (qui).