Francesco De Gregori sarà protagonista di una tournée che lo porterà in alcune delle più importanti città europee e statunitensi. Il 20 ottobre suonerà anche a Parigi, al Bataclan, lo storico locale protagonista del tragico attentato terroristico nel novembre 2015
Sarà una tournée internazionale e “a misura d’uomo”, quella che aspetta Francesco De Gregori. Una serie di spettacoli inediti nei quale sarà accompagnato sul palco dai musicisti del calibro di: Guido Guglielminetti (basso e contrabbasso), Carlo Gaudiello (piano e tastiere), Paolo Giovenchi (chitarre) e Alessandro Valle (pedal steel guitar e mandolino). Il cantautore romano si esibirà con i suoi più grandi successi e alcuni tra i brani meno conosciuti del suo repertorio.
Francesco De Gregori, con le seguenti dichiarazioni rilasciate sulla propria pagina Facebook, ha esternato tutta la propria ammirazione per quanto riguarda i concerti nei club:
“Vedo un sacco di concerti trattati come eventi muscolari, spesso c’è di mezzo la parola MEGA (grandi numeri, grandi palchi, grandi schermi etc…) A me piacciono anche i posti piccoli, ho sempre amato i club, li ho già fatti e continuerò a farli. Quel suono un po’ ferroso fatto solo per chi sta lì in carne e ossa, magari con una birra in mano e ogni tanto esce a fumarsi una sigaretta quando faccio un pezzo che non gli piace. E non si aspetta di rivedere tutto questo in televisione un anno o un giorno dopo”.
In una nota stampa separata, ha tenuto ad aggiungere le seguenti dichiarazioni:
“In questo giro di club che stiamo per fare non avremo un batterista, ci sarò io che batto il piede sul palco e basta. E poi ci saranno un paio di chitarre, un basso e una tastiera. La maggior parte dei batteristi che conosco ormai cercano di somigliare a una batteria elettronica e questa cosa non mi piace. Non credo ai musicisti che dicono “Sto cercando un nuovo suono”. È il suono che di solito viene a trovare te. E credo che con questa band succederà”.
Inoltre, soffermandosi sulla data di New York, ha parlato anche di Bob Dylan:
“Mi incuriosisce la Town Hall, il teatro dove andremo a New York a novembre. È un locale storico di Broadway, dove pare abbia suonato Bob Dylan la prima volta che uscì dalla cerchia protetta dei piccoli club del Village. Di Dylan, metterò in scaletta anche un pezzo preso del mio ultimo disco di traduzioni (“De Gregori canta Bob Dylan – Amore e furto“). Potrà sembrare una stranezza andarlo a cantare in italiano davanti a un pubblico internazionale. Ma una sera, a Parigi, sentì Dylan cantare in inglese “Les Feuilles Mortes” e, da allora, capì di poter far tutto. Non credo che ci sia una gran differenza fra il nostro pubblico e quello che troverò a Monaco o a Londra o a Parigi. Anche lì è pieno di italiani, e poi il mondo si è rimpicciolito, i linguaggi si sono integrati”.
Prima e durante le date all’estero, Francesco De Gregori terrà alcuni concerti anche in Italia: il 13 ottobre a Nonantola (Modena), il 14 ottobre a Venaria Reale (Torino), il 26 ottobre a S. Biagio di Callalta (Treviso) e il 27 ottobre a Trezzo sull’Adda (Milano).
Queste le date del tour di Francesco De Gregori:
13 ottobre – Vox Club – Nonantola (MO)
14 ottobre – Teatro della Concordia – Venaria Reale (TO)
16 ottobre – Theaterfabrik – Monaco di Baviera
17 ottobre – Volkshaus – Zurigo
18 ottobre – Le Madeleine – Bruxelles
20 ottobre – Bataclan – Parigi
22 ottobre – Den Atelier – Lussemburgo
23 ottobre – Shepherd’s Empire Bush – Londra
25 ottobre – Palazzo dei Congressi – Lugano
26 ottobre – Supersonic Music Arena – San Biagio di Callalta (TV)
27 ottobre – Live Club – Trezzo sull’Adda (MI)
5 novembre – Regent Theatre – Boston
7 novembre – Town Hall – New York
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