Il musicista svedese che fece parte degli Europe nel periodo d’oro, porta uno spettacolo tra il vecchio ed il nuovo di grande impatto. La splendida cornice di Villa d’Este ha fatto da scenografia incantata per questo evento
Anche quest’anno al Tivoli Rock hanno fatto le cose in grande. Nella splendida cornice di Villa d’Este a Tivoli, uno dei luoghi più belli e suggestivi d’Italia, considerata patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, il rock è riuscito a ritagliarsi i suoi spazi grazie alla musica giusta dei Bang Out, ma soprattutto grazie alla partecipazione di un vero grande del rock scandinavo: Kee Marcello. I nostalgici degli anni ’80 hanno in mente questo come tanti altri nomi della musica di quell’epoca. Ma per chi non riuscisse a focalizzare bene, basti pensare ad un gruppo svedese che fece epoca a quei tempi. Non stiamo parlando degli anni ’70, altrimenti il nome che verrebbe fuori sarebbe solo uno: ABBA. Parliamo del decennio successivo. In quei dieci anni, Svezia era sinonimo di Europe. Sono stati sulla scena musicale dal 1978 al 1992. Recentemente si sono riuniti nel 2003, ma con loro non c’è più Kee Marcello, che invece fece parte della band nel periodo di maggior successo. Nel 1986 infatti usciva nei negozi l’album culto della storia degli Europe, “The Final Countdown”, quello che vanta il maggior numero di copie vendute nella loro carriera, ed il maggior numero di hit tra i singoli (The Final Countdown, Rock In The Night, Carrie, On The Loose, Cherokee).
In occasione dell’uscita di quell’album, John Norum, fondatore del gruppo se ne andò via per dissidi interni con gli altri elementi. Fu così che in occasione delle touné che ne seguirono, fu ingaggiato Kee Marcello. Marcello registrerà con gli Europe anche altri due dischi prima dello scioglimento della band (Out of This World nel 1988 e Prisoners in Paradise tre anni dopo). Dopo lo scioglimento della band, avvenuta nel 1992, Kee intraprese una lunga carriera solista che porta avanti con soddisfazioni ancora oggi. Ma ha avuto modo si suonare anche con altre realtà come gli Easy Action e di cimentarsi anche nell’attività di produttore discografico. È stato un grande onore per Tivoli ospitare questo grande chitarrista che ha un po’ segnato la storia del rock made in Sweden.
Anticipato dall’esibizione dei Bang Out, gruppo emergente molto interessante che proponeva sia pezzi originali e sia vere e proprie chicche della storia della musica, quest’icona ha dato vita ad un live ser acustico molto interessante, se vogliamo quasi un po’ sperimentale. L’atmosfera incantata di Villa d’Este che aspettava il tramonto ed il calare della notte, creava una cornice da mille e una notte. Kee non ne rimane indifferente, poche persone possono vantare un così alto privilegio.
Lui è stato fortunato in questo caso. Ha infatti elogiato l’incantevole scenario che lo circondava come prima cosa, alternando qualche saluto e ringraziamento in italiano misto all’inglese. Poi ha sempre parlato in inglese con il pubblico. Che comunque sembrava capire i messaggi, spesso spiritosi, come quando ha chiesto una bottiglietta d’acqua definendola come la “vodka che si vende ad Ikea”. La maggior parte dei pezzi presentati in scaletta facevan parte del tradizionale repertorio Europe (“Girl From Lebanon” , “Halfway To Heaven”, “Carrie”, “Shine On” e “Superstitious” oltre al gran finale assegnato ad una corale esibizione di “The Final Countdown”). Ma non mancano pezzi dalla sua produzione solista pre e post Europe come “Together Alone” tratto dal suo primo album solista, “Hey Romeo” o “We Go Rockin’”. Omaggia i Joy Division con “Love Will Tear Us Apart” e Buster Brown (ed in maniera più ad ampio respiro tutto il blues anni ’70) con “Fanny Mae”. Ricorda il mitico front man degli AC/DC Bon Scott con il brano “Rocker” e fa un mucchio di altre cose. Il pubblico dimostra di gradire e lo si vede anche nel finale, una giocosa esibizione all’unisono tra Kee e tutto il pubblico, con l’attesissima ed imperdibile “The Final Countdown”. Una splendida serata, quella del 25 luglio, conclusasi con un successo su tutti i fronti e per la quale vale senz’altro ringraziare chi come il grande Raimondo Luciani, ideatore di questo festival ben sette anni fa, lavora costantemente per promuovere un prodotto di grande qualità com’è appunto il “Tivoli ROCK”.
Galleria Fotografica a cura di Mariano Trissati